Visto il grande interesse del pubblico la mostra
"Il Paradiso Terrestre. Salvatore Fancello – Opere ritrovate"
è stata prorogata fino al 31 agosto 2025
L’esposizione presenta quattro straordinarie opere, miracolosamente riemerse dopo la grande retrospettiva del 1942 alla Pinacoteca di Brera di Milano. L’esposizione fu fortemente voluta dagli amici, compagni di studi, professori ed estimatori di Fancello, tra questi personalità quali Giuseppe Pagano, Gio Ponti, Giulio Carlo Argan, Cesare Brandi, Giulia Veronesi.
Dopo la storica mostra postuma del ’42, ampiamente documentata e celebrata dalla rivista Domus con un numero monografico, fu solo nel 1988, in occasione della prima monografia della casa editrice Ilisso riservata all'artista, che si avviò un’accurata ricerca delle sue opere.
Da allora la ricerca della Ilisso non si è mai interrotta. Ad oggi, sono noti solo circa 150 disegni compiuti e non più di 100 ceramiche giunte fino a noi, rendendo ogni ritrovamento un evento di grande rilievo.
Le opere dell'attuale esposizione – appartenute al noto architetto razionalista Giancarlo Palanti (1906-1977) – si aggiungono alle 36 opere della collezione permanente esposte a Spazio Ilisso, offrendo un’occasione rara per ammirare nel loro insieme 40 testimonianze dell’arte fancelliana. Tra queste spicca il maestoso graffito del 1940 Il paradiso terrestre (130x100 cm), fantastico bestiario notturno.
Nato a Dorgali nel 1916, e scomparso prematuramente sul fronte albanese nel 1941, non ancora venticinquenne, Fancello si distingue per una cifra stilistica non assimilabile ad altre esperienze contemporanee, connotata da una forza vivificatrice della materia e del segno che lo rese oggetto di attenzione da parte di artisti quali Lucio Fontana, Aligi Sassu e Agenore Fabbri.
Le “opere ritrovate”, per le quali è stato edito un apposito catalogo con prefazione del filosofo Giorgio Agamben, si presentano oggi come preziosi tasselli di un racconto artistico ancora da completare nella sua interezza, in cui ceramica e disegno si fondono in un linguaggio unico e inconfondibile.
In collaborazione con: Galleria Giustini/Stagetti, Roma
Catalogo: Ilisso Edizioni
Testo in catalogo: Giorgio Agamben
Progetto allestimento: Antonello Cuccu
Realizzazione allestimento: Artigianato e Design di Pietro Fois