Sabato 13 settembre alle 18 sarà inaugurata la mostra “Francesco Ciusa. La forma del mito”:
la più importante esposizione finora realizzata per numero di opere esposte – tra sculture, ceramiche, manufatti di arte applicata e lavori grafici – ripercorre l’intera parabola creativa di Ciusa.
Francesco Ciusa (Nuoro 1883-Cagliari 1949), capace, nella sua ricerca plastica, di fondere Realismo e Simbolismo, occupa una posizione unica nel panorama artistico del Novecento. Le sue opere non parlano solo della Sardegna, ma dell’umanità intera: ogni gesto si carica di ritualità, ogni forma, potente per sintesi compositiva, custodisce memorie di un linguaggio universale, riconoscibile e comprensibile a chiunque.
Il suo esordio travolgente alla Biennale di Venezia del 1907 con La madre dell’ucciso non rappresentò soltanto il successo di un giovane artista, ma diede risonanza nazionale all’intera cultura sarda. La critica lo salutò come “il sardo” per eccellenza, simbolo vivente di una Sardegna che, fino ad allora, non aveva trovato un interprete artistico di tale forza.
Con circa 90 opere, tra sculture, ceramiche, manufatti di arte applicata e lavori grafici, l’esposizione, la più importante finora realizzata per numero di opere esposte, ripercorre l’intera parabola creativa di Ciusa: dalla grande statuaria – La madre dell’ucciso, Il pane, Il cainita, La filatrice, Il nomade, Il bacio, L’anfora sarda, Il fromboliere – fino a opere meno note, provenienti da collezioni pubbliche e private.
Al centro del percorso si colloca la riflessione sulla sua modernità: dalla capacità di tradurre in forma plastica temi universali – dolore, lavoro, amore, sacralità – fino alla concezione delle opere ideate per la serialità, al rinnovamento introdotto in campo ceramico, attraverso un linguaggio radicato nella cultura popolare e intriso di tensione simbolica.
La sua scultura mantiene intatto il legame con la realtà quotidiana, ma la sublima in immagini di rara efficacia espressiva, capaci di parlare ancora oggi con voce contemporanea.
Il percorso espositivo, progettato dall’architetto Antonello Cuccu, presenta anche un docufilm realizzato per l’occasione dal regista Enrico Pinna con le musiche di Enzo Favata, che accompagna il pubblico nella scoperta della figura e dell’opera dell’artista.
Catalogo: Ilisso Edizioni
Testo in catalogo: Elena Pontiggia
Docufilm in mostra: Io Ciusa, regia di Enrico Pinna, musiche di Enzo Favata, voce narrante Simeone Latini
Progetto allestimento: Antonello Cuccu
Realizzazione allestimento: Artigianato e Design di Pietro Fois